All’indomani dei disordini alla manifestazione contro l’Expo 2015 a Milano, il prefetto ha riunito un comitato per l’ordine e la sicurezza. L’ipotesi di reato al centro dell’inchiesta della procura milanese è di devastazione e prevede pene fino a 15 anni di carcere
Cinque persone sono state fermate a Genova nell’ambito dell’indagine sugli scontri del 1 maggio a Milano, durante la manifestazione No Expo. I cinque sono cittadini francesi, quattro uomini e una donna, tra i 20 e i 25 anni, accusati di danneggiamento e resistenza. La polizia ha sequestrato biglie, bulloni, bombolette spray e striscioni inneggianti alla protesta, trovati nell’appartamento dove alloggiavano i cinque. Il materiale sarà analizzato per verificare se sia stato usato durante gli scontri.
È partita da piazza Cadorna la manifestazione “Nessuno tocchi Milano”, organizzata dall’amministrazione del capoluogo lombardo dopo i disordini del 1 maggio, quando un gruppo di antagonisti violenti hanno turbato il regolare svolgimento delle manifestazioni autorizzate contro l’Expo, bruciando automobili, negozi e filiali di banche, devastando vetrine e lanciando pietre e bombe carta.
Il sindaco Giuliano Pisapia è stato accolto da un lungo applauso. “Chi vorrà materialmente pulire la città potrà unirsi agli operatori dell’Amsa e pulire la città lungo il percorso del corteo”, ha spiegato l’assessore alla sicurezza Marco Granelli.
La manifestazione No Expo del primo maggio, tra i vari effetti uno di sicuro l’ha avuto: ha creato un fronte compatto contro se stessa e contro l’intero movimento di protesta. Le devastazioni del cosiddetto blocco nero hanno coperto quella piccola porzione dei mezzi di informazione che non era occupata dall’immensa campagna promozionale dell’Expo, e hanno fatto sì che i temi della contestazione – cittadinanza, lavoro, critica alla corruzione e alla finanza, accesso alle risorse – fossero completamente oscurati. Leggi
È riunito dalle 10 il comitato per l’ordine e la sicurezza convocato dal prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca, all’indomani dei disordini nella manifestazione dei No Expo. L’ipotesi di reato al centro dell’inchiesta della procura milanese, che dovrà accertare le responsabilità nelle violenze di ieri, è quella di devastazione, che prevede pene fino a 15 anni di carcere.
Dopo la guerriglia di ieri messa in atto dai black bloc nel centro del capoluogo lombardo, le forze dell’ordine hanno arrestato in flagranza cinque persone. Ora le indagini dovranno accertare le responsabilità di tutti gli antagonisti violenti che ieri pomeriggio hanno turbato il regolare svolgimento delle manifestazioni autorizzate contro l’Expo, bruciando automobili, negozi e filiali di banche, devastando vetrine e lanciando pietre e bombe carta.
Le foto della manifestazione di venerdì primo maggio a Milano contro l’Expo 2015. Il corteo è partito alle 14 da piazza 24 maggio. Leggi
Una decina di agenti feriti negli scontri di Milano tra black bloc e polizia alla manifestazione No Expo. Fermate almeno dieci persone. Ansa
Tensione altissima lungo il percorso del corteo No Expo a Milano. La polizia ha usato idranti e lacrimogeni per fermare il lancio di molotov e pietre durante la manifestazione partita da piazza 24 maggio. Alcune auto sono state incendiate.
È partito il corteo dei gruppi che aderiscono alla piattaforma No Expo. Manifestano contro lo sfruttamento e la precarietà dei lavoratori impiegati nell’esposizione universale di Milano e contro lo spreco di denaro pubblico.
L’esposizione universale si terrà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre. Quanto è costata finora la manifestazione e perché viene contestata dalle associazioni e dai movimenti che aderiscono alla piattaforma #NoExpo. Leggi
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