Il presidente del consiglio italiano è in visita a Washington. Dopo il discorso alla Georgetown University, Renzi incontra il presidente Barack Obama
Barack Obama e Matteo Renzi, durante una conferenza stampa congiunta alla Casa Bianca, hanno chiesto una soluzione politica per il conflitto in Libia e hanno ribadito che le operazioni militari non servono a risolvere la situazione. Obama ha negato di aver discusso con Renzi di possibili missioni con i droni e ha aggiunto: “Combineremo operazioni di antiterrorismo in cooperazione con l’Italia e gli altri paesi disponibili”. Matteo Renzi ha sottolineato che la pace in Libia va trovata prima di tutto tra le fazioni in lotta nel paese.
Matteo Renzi ha parlato anche della situazione in Afghanistan e ha annunciato che le truppe italiane resteranno più del previsto. Renzi ha dichiarato: “L’Italia e l’Europa sono a fianco degli Stati Uniti in una grande sfida che porterà le nostre truppe a restare in Afghanistan mesi in più rispetto a quanto era stato previsto. Perché se la coalizione e gli Usa ritengono che il processo deve continuare, l’Italia farà sempre la sua parte”.
Il primo ministro Matteo Renzi è a Washington per un incontro con il presidente statunitense Barack Obama. È la prima volta che Matteo Renzi entra alla Casa Bianca da presidente del consiglio. Alle 17.50, ora italiana, i due leader tengono una conferenza stampa congiunta.
Il presidente del consiglio Matteo Renzi è arrivato alla Casa Bianca, dove nell’ufficio ovale incontrerà Barack Obama. Al vertice di Washington parteciperà anche il vicepresidente Joe Biden. È la prima volta che Matteo Renzi entra alla Casa Bianca da presidente del consiglio.
Dopo un breve scambio di battute con Obama davanti ai giornalisti, l’incontro bilaterale proseguirà in privato. Alle 17.50 ora italiana ci sarà una conferenza stampa congiunta e alle 18.55 i due leader avranno un pranzo di lavoro. Askanews
A Washington per incontrare Barack Obama, il presidente del consiglio Matteo Renzi ha cominciato la sua visita con gli studenti di storia, scienze politiche e relazioni internazionali della Georgetown University. Poi ha affidato il resoconto del suo intervento in un post su Facebook: “Per troppo tempo però il nostro paese è stata la bella addormentata nel bosco, come se il meglio fosse già accaduto e potessimo vivere il presente solo sognando il nostro grande passato. Ma noi siamo qui per svegliare la bella addormentata. Come diceva Bob Kennedy, il futuro non è un dono, ma una conquista. Noi siamo pronti”.
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