Si tratta delle probabili vittime di Boko haram, ritrovate a Damasak, fino a marzo sotto il controllo dei jihadisti. Subito dopo la riconquista della città era stata scoperta un’altra fossa comune con un centinaio di corpi
I corpi di centinaia di persone sono stati ritrovati nella città di Damasak, nel nordest della Nigeria. Si tratta apparentemente delle vittime del gruppo jihadista Boko haram, ritrovate nelle strade, nelle case e nel letto del fiume della città, riconquistata il 9 marzo dalle truppe del Ciad e del Niger. Il ritrovamento è avvenuto la settimana scorsa e i corpi sono stati sepolti in una ventina di fosse comuni.
Subito dopo la riconquista della città, i soldati del Ciad avevano fatto sapere di avere ritrovato un altro centinaio di corpi sotto un ponte poco fuori Damasak. Nonostante i successi militari contro Boko haram, negli ultimi giorni il gruppo jihadista ha condotto diversi attacchi contro la coalizione composta da truppe di Ciad, Niger, Nigeria, Camerun e Benin. Il 25 aprile in un attacco contro un accampamento dell’esercito del Niger sono stati uccisi circa cinquanta soldati.
Sono circa un centinaio i corpi ritrovati in una fossa comune alla periferia di Damasak, nel nordest della Nigeria. La città, che era sotto il controllo dei jihadisti di Boko haram dal 24 novembre, è stata riconquistata dagli eserciti del Ciad e della Nigeria il 9 marzo. La fossa comune si trova sotto un ponte ed è stata scoperta dai soldati. La maggior parte delle vittime è stata uccisa con colpi di arma da fuoco, altre sono state decapitate. Secondo il colonnello Azem Bermandoa Agouna, la strage risale a circa due mesi fa ed è opera dei jihadisti di Boko haram. Per ora è impossibile verificare questa informazione.
L’8 marzo gli eserciti del Ciad e della Nigeria hanno lanciato un’offensiva terreste e aerea per distruggere le basi di Boko haram nel nord del paese, vicino al confine con il Niger. L’operazione è stata chiamata Maï Dounama, dal nome di un imperatore dello stato del Borno del tredicesimo secolo. Afp
Alcuni soldati del Niger e del Ciad hanno scoperto i corpi di almeno 70 persone, molte delle quali decapitate, vicino a un ponte fuori dalla città di Damasak, nel nordest della Nigeria, liberata dal controllo del gruppo Boko haram.
Gli scheletri sono in parte già mummificati dal clima secco del deserto, e lasciano immaginare che si tratti di persone uccise già da tempo. La città di Damasak era stata occupata dal gruppo di jihadisti nel novembre 2014 e ripresa il 18 marzo dagli eserciti congiunti di Niger e Ciad. Reuters
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