In Liberia i medici hanno proclamato uno sciopero per protestare contro le scarse condizioni di sicurezza in cui lavorano. In Europa e Stati Uniti si rafforzano i controlli dopo i primi casi di contagio.
Il tasso di mortalità del virus ebola è salito al 70 per cento, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Finora la malattia aveva un tasso di mortalità del 50 per cento. Afp
I casi di ebola sono 8.914 e saranno presto novemila, ha annunciato l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Le morti accertate a causa della malattia sono 4.447.
L’assistente del direttore generale dell’Oms Bruce Aylward, parlando con la stampa a Ginevra, ha detto che ci sono segni di rallentamento della diffusione della malattia nei luoghi in cui l’epidemia è cominciata, mentre il virus si sta diffondendo in nuove regioni.
“In certe zone stiamo assistendo a un rallentamento, ma è veramente prematuro decretare un successo”, ha detto Aylward.
Migliorano lievemente le condizioni di salute dell’infermiera contagiata dall’ebola in Spagna. El País
Sale a 8.914 il numero dei casi di ebola nel mondo, i morti sono 4.447, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità. Reuters
Un funzionario delle Nazioni Unite che aveva contratto l’ebola in Liberia, è morto a Lipsia, in Germania. Lo hanno dichiarato le autorità dell’ospedale in cui era ricoverato.
“Il paziente è morto nel corso della notte nella clinica Saint Georges a Lipsia”, ha detto il direttore dell’ospedale, aggiungendo che l’uomo aveva 56 anni.
I medici liberiani hanno continuato a lavorare, nonostante lo sciopero proclamato il 13 ottobre dai sindacati locali.
La manifestazione era stata annunciata per protestare contro i bassi stipendi e le precarie condizioni di lavoro degli ospedali in cui si curano i pazienti contagiati dal virus in Liberia.
Secondo George Williams, segretario generale della National health workers association of Liberia, il governo ha fatto pressione su molti medici per convincerli a tornare al lavoro, minacciandoli e cercando di corromperli. Reuters
In una conferenza stampa le autorità sanitarie statunitensi hanno dichiarato che ancora non sanno come è avvenuto il primo contagio di ebola negli Stati Uniti. Le condizioni dell’infermiera contagiata a Dallas dopo aver curato Thomas Duncan, il primo caso di ebola nel paese, sono stabili.
Sono cominciati i test sugli esseri umani per un vaccino contro l’ebola sviluppato da un’agenzia sanitaria canadese e dall’azienda NewLink genetics corp. Lo ha confermato la ministra della sanità canadese Rona Ambrose.
Il vaccino, testato su un piccolo gruppo di persone, si chiama VSV-EBOV.
I risultati dello studio sono attesi a dicembre.
I controlli per l’ebola all’aeroporto di Heathrow cominceranno il 14 ottobre. Lo ha annunciato il ministro della salute britannico. Bbc
In Africa occidentale il virus dell’ebola continua a fare vittime (sono 3.865 i morti e più di settemila i contagiati) e particolarmente colpito è il personale sanitario addetto alla cura dei malati. I medici e gli operatori contagiati sono 373, tra loro ci sono stati 208 morti. Leggi
Il virus sembra diffondersi più velocemente del previsto, e la sicurezza ostentata dai governi occidentali potrebbe essere infondata. Leggi
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