I medici liberiani hanno continuato a lavorare, nonostante lo sciopero proclamato il 13 ottobre dai sindacati locali.

La manifestazione era stata annunciata per protestare contro i bassi stipendi e le precarie condizioni di lavoro degli ospedali in cui si curano i pazienti contagiati dal virus in Liberia.

Secondo George Williams, segretario generale della National health workers association of Liberia, il governo ha fatto pressione su molti medici per convincerli a tornare al lavoro, minacciandoli e cercando di corromperli. Reuters

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