Recuperati anche 17 cadaveri dai mezzi della marina militare e della missione Triton al largo delle coste libiche
Dal 29 maggio sono stati soccorsi più di cinquemila migranti nel Mediterraneo, secondo quanto riportato da Frontex, l’agenzia europea per il controllo delle frontiere. La guardia costiera italiana ha recuperato anche 17 cadaveri a bordo di un gommone. Come spiega a Le Monde il portavoce dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni Flavio di Giacomo quest’anno l’arrivo dei migranti avviene a ondate, per giorni non ci sono soccorsi in mare e poi in poche ore ne vengono soccorsi migliaia. Dall’inizio dell’anno sono arrivati in Italia via mare più di 40.100 migranti, ma nella traversata ne sono morti 1.77o tra cui donne e bambini, se non si tiene conto degli arrivi in corso dal 29 maggio. Le comunità più rappresentate sono quella eritrea(più di diecimila arrivi) e quella somala con 4.424 arrivi. I migranti che di solito arrivano nelle regioni del sud della penisola vengono ridistribuiti nelle diverse regioni italiane, ma la Sicilia è la regione che ospita più migranti seguita dal Lazio.
Sono state ventidue le operazioni di soccorso avvenute ieri, al largo delle coste libiche, sotto il coordinamento della guardia costiera. È di 4.243 il numero dei migranti soccorsi in mare, mentre erano a bordo di nove imbarcazioni e tredici gommoni. Da uno dei gommoni la nave Fenice della marina militare ha recuperato 17 morti. Non sono chiare le cause della morte dei migranti. Nelle operazioni sono state impegnate anche navi della guardia di finanza, delle marine militari irlandese e tedesca, le unità della missione Triton e alcuni mercantili.
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