Tra il 14 e il 15 febbraio due persone sono morte e cinque sono state ferite in due sparatorie nella capitale danese. Il presunto responsabile è stato ucciso dalla polizia. Altri due complici erano stati arrestati il 16 febbraio
La polizia danese ha arrestato il terzo presunto complice delle due sparatorie avvenute a Copenaghen tra il 14 e il 15 febbraio durante le quali sono morte due persone e ne sono state ferite cinque. L’attentatore era stato ucciso dalla polizia.
La polizia aveva annunciato di cercare un complice il 20 febbraio. L’arrestato è un giovane uomo. Gli altri due arrestati avevano 19 e 22 anni. Afp
La polizia danese ha annunciato di stare cercando un complice per le sparatorie a Copenaghen del 14 e 15 febbraio. Afp
“Non vogliamo restarcene qui aspettando di morire”, spiega Johan Dumas, uno dei sopravvissuti all’attacco al supermercato kosher avvenuto a Parigi dopo la strage nella redazione di Charlie Hebdo, a gennaio. Johan si era nascosto insieme ad altre persone nella cella frigorifera nel seminterrato, mentre al piano di sopra i terroristi islamici uccidevano quattro ostaggi. Ora dice che vuole trasferirsi in Israele per stare al sicuro. Leggi
Trentamila persone hanno partecipato alla fiaccolata di solidarietà per ricordare le vittime dei due attacchi avvenuti tra il 14 e 15 febbraio a Copenaghen, in Danimarca. Leggi
Il vignettista svedese Lars Vilks, scampato all’attentato del 14 febbraio a Copenaghen, è stato trasferito in un luogo segreto per questioni di sicurezza. L’ha annunciato la polizia svedese.
Lars Vilks è noto per aver pubblicato alcuni disegni in cui il profeta Maometto era raffigurato come un cane randagio. Secondo gli inquirenti, era lui l’obiettivo dell’attacco al centro culturale Krudttønden dove si stava svolgendo un dibattito sull’islam e la libertà di espressione. Afp, Itv
Quando un uomo armato ha aperto il fuoco contro un centro culturale di Copenaghen, sabato pomeriggio, io ero a 2.700 chilometri di distanza. Ma i miei figli erano proprio lì, a pochi chilometri dal luogo dell’attacco, rimasti a casa con i nonni nella capitale danese. Leggi
L’uomo ucciso all’alba del 15 febbraio dalla polizia di Copenaghen era Omar Abdel Hamid el Hussein, sospettato di essere l’autore dell’attentato del giorno prima contro un locale in cui si stava svolgendo un dibattito sulla libertà di espressione, a cui partecipava il vignettista Lars Vilks. Nell’attacco era morto il regista Finn Nørgaard. Poche ore dopo, El Hussein aveva ucciso una guardia di sicurezza di religione ebraica, Dan Uzan, 37 anni.
Secondo i mezzi d’informazione danesi, Omar Abdel Hamid el Hussein, cittadino danese, aveva 22 anni ed era uscito dal carcere da pochi giorni: nel gennaio del 2014 era stato arrestato per aver accoltellato un giovane di 19 anni a bordo di un treno, nel novembre del 2013.
Secondo quanto riportato, El Hussein, apparteneva alla gang Brothas, composta da giovani musulmani del quartiere di Nørrebro, lo stesso in cui è stato ucciso. Il gruppo era tenuto sotto controllo dalla polizia danese.
Oggi la polizia ha arrestato due persone accusate di complicità con l’attentatore. Bbc
La polizia danese ha arrestato due uomini accusati di essere i complici dell’attentatore che ha ucciso due persone nei pressi della stazione di Nørrebro, a Copenaghen. Le due persone fermate, secondo le autorità, avrebbero fornito le armi all’attentatore e l’avrebbero aiutato a nascondersi.
Il sospetto attentatore, che secondo i mezzi d’informazione danesi sarebbe il ventidueenne Omar El Hussein, è stato ucciso dalla polizia. Bbc
La polizia ha arrestato due persone in Danimarca in relazione agli attacchi di Copenaghen. Bbc
Le immagini dell’agenzia di informazione video Ruptly mostrano i luoghi dei due attentati compiuti a Copenaghen tra il 14 e il 15 febbraio. Nella giornata del 15 febbraio molte persone sono andate a rendere omaggio alle due vittime delle sparatorie. Il centro culturale e la sinagoga restano presidiati dagli agenti.
A rendere omaggio alle vittime è stata anche la premier danese Helle Thorning-Schmidt, che ha portato un mazzo di fiori davanti alla sinagoga dove è stato ucciso un uomo di 30 anni. Alle telecamere la premier ha detto: “Il nostro pensiero va ai suoi familiari, siamo con loro oggi, ma anche all’intera comunità ebraica, che appartiene alla Danimarca, è una parte importante della nostra società e faremo tutto il possibile per proteggere la comunità ebraica nel nostro paese”.
La Danimarca è in stato di allerta. Tra il 14 e il 15 febbraio in due sparatorie sono state uccise due persone e cinque sono rimaste ferite. Nella mattinata del 15 febbraio, la polizia ha annunciato di aver ucciso il presunto responsabile dei due attacchi nei pressi della stazione di Nørrebro, a Copenaghen. Gli agenti hanno sparato dopo che l’uomo ha aperto il fuoco contro di loro. Ecco la ricostruzione dei fatti. Leggi
Lars Vilks è noto per aver pubblicato alcune vignette in cui il profeta Maometto veniva rappresentato come un cane randagio. Leggi
La prima ministra danese, Helle Thorning-Schmidt, ha definito la sparatoria contro il centro culturale in cui si stava svolgendo un dibattito sull’islam un “attentato politico” e quindi un “atto terroristico”.
La polizia ha fatto sapere che l’automobile a bordo della quale sono fuggiti i due presunti responsabili della sparatoria è stata ritrovata vuota in prossimità del luogo dell’attacco. Afp
La polizia danese ha confermato che una persona è stata uccisa durante la sparatoria a Copenaghen. Reuters
Decine di colpi sono stati sparati contro un edificio all’interno del quale si stava tenendo un dibattito sull’islam e la libertà di espressione a Copenaghen, in Danimarca. All’evento erano presenti l’ambasciatore di Francia, François Zimeray, e il discusso vignettista svedese Lars Vilk, autore di diverse caricature di Maometto.
Secondo i mezzi d’informazione locali, tre agenti sono rimasti feriti. In un messaggio su Twitter l’ambasciatore ha detto di stare bene. I due uomini armati che avrebbero sparato sono in fuga. Afp
Spari a Copenaghen, in Danimarca, contro un edificio all’interno del quale si teneva un dibattito sull’islamismo. Afp
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