“In questa scena abbiamo un tipo abbastanza viscido che lavora per una grande banca”, spiega Adam McKay, regista di La grande scommessa. “È una scena importantissima”, in cui si cerca di spiegare anche agli spettatori perché all’origine della crisi del 2008 ci sia il matrimonio tra le follie della finanza e la bolla immobiliare. “Volevamo essere sicuri che gli spettatori non perdessero l’orientamento, che stessero al passo con le informazioni contenute nel film”, dice il regista, che per questo ha deciso di rompere alcuni tabù narrativi. Leggi
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