Il parlamento greco non è riuscito a eleggere il nuovo presidente della repubblica nella terza e ultima votazione. Il premier Antonis Samaras procederà allo scioglimento delle camere e il paese andrà a elezioni anticipate il 25 gennaio.
Stavros Dimas, il candidato nominato da Samaras, ha ottenuto 168 voti sui 180 necessari per superare la soglia. Dimas, 73 anni, ex commissario europeo e unico candidato, sarebbe dovuto succedere a Karolos Papoulias, 85 anni, eletto nel 2005.
L’incertezza politica ha causato il crollo della borsa di Atene, che ha perso il 10,7 per cento dopo la votazione. Nei sondaggi è in vantaggio Alexis Tsipras, il leader della sinistra radicale Syriza, che vuole rinegoziare i termini del prestito alla Grecia da parte della troika composta da Unione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale. Reuters
Dopo il fallimento della prima votazione per eleggere il presidente della repubblica, in cui il candidato di governo Stavros Dimas aveva ottenuto solo 160 voti sui 200 necessari, il primo ministro greco Antonis Samaras ha offerto all’opposizione nuove condizioni per trovare un accordo sull’elezione del presidente ed evitare le elezioni anticipate.
Samaras è disposto a un rimpasto, con l’ingresso nel governo degli indipendenti europeisti, e ad annunciare le elezioni legislative anticipate alla fine del 2015, al termine dei negoziati con i creditori internazionali del Fondo monetario e dell’Unione Europea, invece che nel giugno 2016.
I partiti dell’opposizione hanno respinto il piano. Alexis Tsipras, leader del principale partito di opposizione Syriza, chiede elezioni immediate.
Il 23 dicembre è previsto il secondo scrutinio, ma il voto decisivo sarà quello del 29 dicembre, il terzo e ultimo turno, in cui a Dimas bastano 180 voti per diventare il presidente della repubblica. Financial Times, Il Sole24Ore
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