È un ricercatore del Data & Society research institute di New York e studia le connessioni tra tecnologia e scienze sociali.
I social network, le app, le mappe online, la messaggistica istantanea, i siti per le traduzioni, i money transfer via cavo, le postazioni per caricare i telefoni e i punti wifi hanno dato vita a una nuova infrastruttura per gli spostamenti dei migranti, importante tanto quanto le strade o le ferrovie. Ma è necessario trovare adeguati strumenti di salvaguardia dei dati per garantire che il “percorso digitale” dei profughi sia sicuro. Leggi
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