È una giornalista francese.
Dopo l’11 settembre l’amministrazione Bush ha approvato il ricorso a “tecniche di interrogatorio rafforzate” per sfiancare i prigionieri della “guerra al terrore”. Come denunciato più volte dai mezzi d’informazione, i detenuti sono stati privati della loro umanità, picchiati, sottoposti a waterboarding. Si è parlato meno, però, di un altro aspetto: le umiliazioni, gli stupri e le aggressioni sessuali a cui sono stati sottoposti in modo sistematico. Leggi
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