Le Nazioni Unite hanno deciso di non includere Israele e Hamas nella cosiddetta lista della vergogna, l’elenco dei paesi che violano i diritti dei bambini nei conflitti armati. Le organizzazioni umanitarie avevano chiesto all’Onu di inserire nella lista Israele e Hamas dopo il conflitto dell’estate scorsa nella Striscia di Gaza costato la vita a più di 500 bambini.
Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon Ban ha deciso di non includere Israele, dicendosi però “estremamente preoccupato” per le “gravi violazioni subite dai bambini nelle operazioni militari israeliane del 2014” ed esprimendo “profonda preoccupazione per il rispetto del diritto internazionale umanitario da parte di Israele”.
L’ambasciatore israeliano all’Onu Ron Prosor ha accolto con favore la decisione, affermando che il segretario generale “ha fatto bene a non farsi influenzare dalle organizzazioni terroristiche e dagli stati arabi che avrebbero voluto mettere Israele nella lista della vergogna insieme a Stato islamico, Al Qaeda e taliban”.
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