Aumentano le domande d’asilo in Italia, ma la maggior parte dei rifugiati cerca di sfuggire al regolamento di Dublino e non fermarsi in Italia. È quanto emerge dall’ultimo rapporto del Centro Astalli 2015 sui rifugiati pubblicato oggi. “Per la prima volta dalla seconda guerra mondiale le persone costrette alla fuga nel mondo hanno superato la soglia dei 50 milioni (a metà del 2014 se ne registravano già 56,7 milioni)”, afferma il rapporto che ha analizzato le condizioni di 21mila richiedenti asilo e rifugiati che durante il 2014 si sono rivolti alla sede italiana del servizio dei gesuiti per i rifugiati.
Le crisi umanitarie in corso, prima fra tutte la Siria, hanno fatto aumentare il numero delle persone che cercano protezione internazionale in Europa. Le domande di asilo presentate in Italia sono state 64.886, in aumento del 143 per cento rispetto all’anno precedente. Siria ed Eritrea sono i primi due paesi d’origine dei 170.757 migranti arrivati in Italia via mare (rispettivamente 39.651 e 33.559 persone).
Nel 2014, tuttavia, molti migranti non si sono fermati in Italia, ma hanno proseguito il loro viaggio verso i paesi del Nordeuropa.
Una parte rilevante delle persone che si sono rivolte all’ambulatorio del Centro Astalli erano rifugiati “in transito”, che si fermano solo poche settimane a Roma, vivendo in strutture di accoglienza temporanea o in ripari di fortuna presso le stazioni ferroviarie.
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