Ecco uno che ha il senso dello spettacolo. Dopo 48 ore di resistenza il ministro dei trasporti Maurizio Lupi, sospettato di corruzione anche se non è indagato nell’inchiesta che ha portato all’arresto di due suoi collaboratori, ha scelto di dimettersi dal governo. Leggi
Quattro persone sono state arrestate e più di cinquanta risultano indagate nell’ambito di un’indagine sugli appalti della Tav, dell’Expo e di altre opere pubbliche.
Tra gli arrestati ci sono anche Ercole Incalza, dirigente del ministero dei lavori pubblici dal 2001 al gennaio 2015, gli imprenditori Stefano Perotti, Francesco Cavallo e Sandro Pacella. L’inchiesta è stata condotta dai carabinieri del Ros, coordinati dalla procura di Firenze.
I reati contestati sono corruzione, induzione indebita, turbata libertà degli incanti e altri reati contro la pubblica amministrazione. Secondo gli inquirenti, le indagini hanno evidenziato un “articolato sistema corruttivo”, cioè un giro di tangenti che coinvolgeva i dirigenti pubblici, le aziende che si aggiudicavano gli appalti e quelle che eseguivano i lavori. Il sistema era gestito principalmente da Ercole Incalza. Tra gli indagati ci sarebbero anche dei politici. Corriere della Sera, Ansa
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