Il ministro sudafricano della giustizia, Michael Masutha, ha concesso la libertà condizionata a Eugene de Kock, ex capo di un corpo di polizia segreto, che ha trascorso venti anni in carcere per aver torturato e ucciso attivisti che lottavano contro il regime dell’apartheid. De Kock è conosciuto come l’“assassino numero uno” dell’era segregazionista, responsabile di sequestri, torture e omicidi tra gli anni ottanta e novanta. Per i suoi crimini era stato condannato a due ergastoli e a 212 anni di carcere nel 1996.
Il ministro Masutha ha detto che la decisione è stata presa “nell’interesse della riconciliazione nazionale”. Afp, Bbc
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