È stata rilasciata Iana Azhdanova, l’attivista del gruppo Femen arrestata in Vaticano dopo l’incursione a piazza san Pietro il giorno di Natale. Lo ha riferito il portavoce della Santa sede padre Federico Lombardi.
Cittadina ucraina, Azhdanova non sarà processata per “disturbo della quiete, atti osceni in luogo pubblico e furto”, ma non potrà più mettere piede in Vaticano. Askanews
Un’attivista del gruppo femminista internazionale Femen ha fatto irruzione in piazza san Pietro, in Vaticano, qualche ora dopo il discorso Urbi et Orbi del papa, e ha cercato di sottrarre una statua del presepe allestito nella piazza. La donna si è denudata e ha mostrato una scritta che diceva: “Dio è donna”. Non è la prima volta che attiviste del gruppo Femen manifestano in piazza san Pietro contro la chiesa cattolica che accusano di essere retrograda rispetto ai diritti delle donne. Afp, Ap
Due attiviste ucraine del gruppo Femen hanno manifestato a Milano contro il presidente russo Vladimir Putin. Il presidente è arrivato a Milano per partecipare al vertice euroasiatico.
“Basta sangue in Ucraina”, è lo slogan delle due attiviste che si sono denudate di fronte al duomo di Milano.
“Milano sta ospitando un assassino, un uomo che sta cercando di uccidere una nazione intera. Chi gli stringe la mano ignora le torture, gli omicidi e la guerra in Ucraina”, ha detto ai giornalisti Inna Shevchenko, una delle leader del movimento Femen.
Vladimir Putin incontrerà il presidente ucraino Petro Porošenko il 17 ottobre per discutere della situazione in Ucraina. Afp
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