Il governo degli Stati Uniti potrà riprendere i controlli sui dati telefonici, ma con nuove limitazioni. Lo ha deciso il senato con l’approvazione del Freedom act. La legge estende la capacità dell’esecutivo di raccogliere i dati, una prerogativa che era scaduta il primo giugno. Il Freedom act sostituirà il Patriot act ed è stato sostenuto dal presidente Barack Obama, che lo ha definito uno strumento necessario per combattere il terrorismo. La legge è stata approvata con 67 voti favorevoli e 32 contrari e nel giro di poche ore Obama ha firmato il provvedimento.
Si tratta di un passaggio fondamentale per il paese a quattordici anni di distanza dagli attacchi terroristici dell’11 settembre, a due anni dalle rivelazioni dell’ex consulente dell’Nsa Edward Snowden. Nel 2013 Snowden aveva denunciato la pratica dell’Agenzia per la sicurezza nazionale di registrare tutta una serie di dati sulle conversazioni telefoniche. L’amministrazione statunitense non aveva a disposizione i contenuti ma le informazioni collaterali: chi ha chiamato chi, a che ora e per quanto tempo. D’ora in poi saranno le aziende telefoniche a custodire i dati. Gli inquirenti potranno prenderne visione solo se in possesso di un regolare mandato del tribunale.
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