“Siamo all’inizio del film e arriva il primo testimone per raccontare cosa è successo ad Auschwitz al giovane procuratore, che non ne sa nulla”, spiega Giulio Ricciarelli, regista di Il labirinto del silenzio. Il magistrato all’inizio tratta il caso come un normale omicidio, “ma in questa scena si capisce quanto è difficile immaginare cosa è realmente successo nel lager”. Leggi
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