Giuseppe castiglione

Tangenti sui campi di accoglienza, indagato anche un sottosegretario

All’indomani dei 44 arresti nella seconda fase dell’inchiesta su Mafia capitale e sul giro di tangenti collegato alla gestione dei campi di accoglienza per migranti, cominciano a uscire i nomi dei politici e dirigenti comunali indagati tra cui il sottosegretario all’agricoltura del Nuovo centrodestra Giuseppe Castiglione, sotto inchiesta da parte della procura di Catania per turbativa d’asta in relazione all’appalto per la gestione del centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Mineo.

Nuovi provvedimenti hanno raggiunto anche Marco Visconti, ex assessore all’ambiente della giunta Alemanno, e Maurizio Venafro, l’ex capo di gabinetto del governatore Nicola Zingaretti che si è dimesso tre mesi fa dopo aver appreso di essere indagato dalla procura di Roma “in un’inchiesta relativa a una gara d’appalto della regione”. Sempre tra gli indagati sono finiti Calogero Salvatore Nucera, già capo segreteria di Francesco D’Ausilio quand’era capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale, e Patrizia Cologgi, l’ex capo del dipartimento della protezione civile comunale romana.

Nel carcere Regina Coeli di Roma sono cominciati intanto gli interrogatori di garanzia di alcuni tra i destinatari dalle ordinanze di custodia cautelare. La giudice per le indagini preliminari Flavia Costantini è impegnata nei colloqui con l’ex presidente dell’assemblea del consiglio comunale di Roma, Mirko Coratti, il dirigente della cooperativa La Cascina, Francesco Ferrara, il dirigente comunale Angelo Scossafava e l’ex assessore della giunta Marino, Daniele Ozzimo.

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