Carlos Canto, 33 anni, è un messicano medio, uno tra più di cento milioni. Fa il maestro, lo stesso lavoro dei suoi genitori. Nel 2014 insegnava a studenti tra i 12 e i 15 anni in una scuola pubblica di Iguala, nello stato di Guerrero. Era un maestro molto amato e aveva un futuro davanti a sé. Era sposato e aveva un figlio di cinque anni. La mattina del 22 ottobre 2014 la vita di Carlos Canto è cambiata per sempre. Leggi
Le autorità messicane hanno arrestato il presunto responsabile della scomparsa di 43 studenti l’anno scorso nella città di Iguala, nello stato di Guerrero. Gildardo López Astudillo, chiamato el Gil, è stato fermato nella città di Taxco. Leggi
Sono passati sei mesi da quando, il 26 settembre 2014, sono scomparsi 43 studenti messicani nella città di Iguala, nello stato di Guerrero. Da allora sono state organizzate molte manifestazioni nel paese per chiedere giustizia e rintracciare i responsabili. Il video della Reuters. Leggi
Migliaia di persone sono scese in piazza a Città del Messico per partecipare a una manifestazione insieme ai genitori dei 43 studenti messicani scomparsi cinque mesi fa a Iguala. I manifestanti chiedono giustizia e un impegno del governo nelle indagini.
Secondo il pubblico ministero Jesus Murillo Karam gli studenti sono stati arrestati da agenti della polizia corrotta dopo una manifestazione nella città di Iguala, nello stato di Guerrero, il 26 settembre. La polizia li avrebbe consegnati a un gruppo criminale locali che li avrebbe uccisi. Gli studenti frequentavano una scuola per insegnanti a Ayotzinapa, nel sudovest dello stato di Guerrero. Bbc
La moglie dell’ex sindaco di Iguala, la città dello stato messicano di Guerrero dove il 26 settembre sono scomparsi 43 studenti, sarà processata con l’accusa di avere legami con il crimine organizzato.
Secondo il governo federale, María de los Ángeles Pineda e suo marito José Luis Abarca hanno consegnato gli studenti a un gruppo di narcotrafficanti locale, i Guerreros Unidos. Una nota del tribunale ha confermato che María de los Ángeles Pineda è accusata di aver agito come intermediaria per i criminali e di averli protetti, ma non fa riferimento al suo coinvolgimento nella scomparsa degli studenti.
Intanto la polizia di Iguala si è scontrata con studenti e attivisti che hanno cercato di entrare nella base militare locale. Quattro persone sono state ferite. Reuters
La tensione è alta nello stato di Guerrero, in Messico, dopo che le autorità hanno confermato l’uccisione dei 43 studenti, scomparsi il 26 settembre a Iguala.
I manifestanti hanno attaccato un veicolo della polizia, che ha reagito con delle cariche.
Tre narcotrafficanti del gruppo Guerreros Unidos hanno confessato di aver ucciso i 43 studenti scomparsi a Iguala, in Messico, il 26 settembre.
Lo ha annunciato il procuratore generale, Jesús Murillo Karam, in una conferenza stampa in cui ha anche rivelato i nomi dei presunti assassini: Patricio Reyes “El Pato”, Jonatan Osorio “El Jona” e Agustín García “El Chereje”.
Gli studenti erano stati arrestati dalla polizia di Iguala su ordine del sindaco, José Luis Abarca, che li aveva fatti arrestare perché temeva che avrebbero interrotto un comizio della moglie.
I ragazzi sono stati poi caricati su dei camion e portati a Cocula, una località a 22 chilometri da Iguala, vicino a una discarica. La polizia li ha consegnati ai narcotrafficanti del gruppo Guerreros Unidos, affiliato al cartello dei Beltrán Leyva.
Secondo la testimonianza dei presunti assassini, i ragazzi sono stati interrogati e uccisi. I loro resti sono stati messi in sei sacchi ritrovati nei pressi del luogo in cui sono scomparsi. Le famiglie delle vittime hanno detto di voler aspettare i test del dna sui resti ritrovati.
Gli studenti frequentavano la scuola di formazione per insegnanti di Ayotzinapa, una località vicino a Iguala. La scuola era conosciuta per il suo impegno contro il narcotraffico e la corruzione. Semana, Bbc, El País
Le autorità messicane hanno confermato che gli studenti scomparsi il 26 settembre in Messico sono stati uccisi dal gruppo criminale Guerreros Unidos. Lo hanno confessato tre presunti assassini che sono stati arrestati. Ap
26 settembre 2014 Gli studenti della scuola di formazione Ayotzinapa vanno a Iguala per protestare contro il narcotraffico. Durante la manifestazione ci sono scontri con la polizia e sei persone vengono uccise. Dopo gli scontri, scompaiono 43 ragazzi.
4 ottobre Vicino a Iguala sono trovate delle fosse comuni che contengono 28 cadaveri carbonizzati.
15 ottobre I test del dna mostrano che i corpi trovati nelle fosse comuni non sono quelli degli studenti.
19 ottobre La polizia federale arriva a Iguala per cercare i ragazzi.
22 ottobre La procura emette un mandato di arresto per il sindaco di Iguala, José Luis Abarca, e sua moglie, María de los Ángeles Pineda. Abarca è accusato di essere il mandante del rapimento degli studenti. L’uomo è latitante.
22 ottobre Studenti e insegnanti messicani indicono uno sciopero di 48 ore per chiedere la verità sulla scomparsa dei ragazzi.
23 ottobre Si dimette il governatore dello stato di Guerrero Ángel Aguirre, accusato di non aver fatto abbastanza per ritrovare gli studenti. Al suo posto arriva Rogelio Ortega.
29 ottobre Dopo manifestazioni di massa in tutto il paese, il presidente Enrique Peña Nieto incontra i genitori dei ragazzi e promette di continuare le ricerche.
4 novembre Il sindaco di Iguala José Luis Abarca e María de los Ángeles Pineda sono arrestati a Città del Messico.
Bbc
Il portavoce della polizia federale del Messico, José Ramón Salinas, ha confermato su Twitter la cattura del sindaco di Iguala, José Luis Abarca, e di sua moglie, María de los Ángeles Pineda.
I due sono accusati di avere ordinato alla polizia di attaccare gli studenti che stavano manifestando, per evitare che potessero interrompere un comizio di Pineda il 26 settembre.
Subito dopo la scomparsa dei 43 ragazzi, il sindaco e la moglie erano scappati dallo stato di Guerrero e la polizia aveva emesso un mandato di cattura contro di loro.
Sono stati arrestati a Città del Messico e sono sotto interrogatorio. Bbc
La polizia messicana ha catturato l’ex sindaco di Iguala e sua moglie, ricercati per la scomparsa di 43 studenti nello stato di Guerrero. Afp
Il governatore dello stato di Guerrero Ángel Aguirre si è dimesso. Nello stato il 26 settembre sono scomparsi 43 studenti, dopo scontri con la polizia.
Il sindaco di Iguala è ricercato, insieme a sua moglie e al capo della polizia locale, perché è accusato di essere il mandante del rapimento.
Secondo gli inquirenti, il sindaco avrebbe ordinato alla polizia di consegnare i ragazzi nelle mani della criminalità organizzata.
Annunciando le sue dimissioni, Aguirre ha detto che spera di creare “un clima politico favorevole a trovare una soluzione”.
Aguirre è stato accusato di non aver fatto abbastanza per cercare i ragazzi scomparsi. Bbc, La Jornada
Il procuratore generale federale, Jesús Murillo Karam, incaricato delle indagini, ha detto che il sindaco di Iguala, José Luis Abarca Velázquez, è accusato di aver ordinato l’operazione di polizia del 26 settembre, durante la quale sono scomparsi i 43 studenti.
L’obiettivo era evitare che i ragazzi, che stavano partecipando a una manifestazione contro la riforma dell’istruzione, interrompessero il discorso della moglie del sindaco, Maria de los Angeles Pineda, durante un comizio.
Il sindaco, la moglie e il capo della sicurezza sono scappati subito dopo la scomparsa degli studenti e sono ricercati fin dall’inizio delle indagini.
Secondo Karam, il sindaco potrebbe anche avere legami con il gruppo di narcotrafficanti locali, Guerreros Unidos. Diversi agenti arrestati dalle forze federali con l’accusa di essere legati alla criminalità hanno confessato di aver consegnato gli studenti al gruppo. Bbc
La polizia messicana ha emesso un mandato di arresto per il sindaco di Iguala, la città dove sono scomparsi 43 studenti il 26 settembre. Bbc
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