La cassazione ha confermato quattro ergastoli e 25 anni al quinto imputato per l’omicidio e la distruzione del cadavere di Lea Garofalo, la testimone di giustizia calabrese che aveva collaborato con gli inquirenti raccontando vicende interne alla ‘ndrangheta. La donna è stata uccisa e bruciata a Milano nel 2009.
La cassazione ha confermato le responsabilità di tutti e cinque gli imputati: il compagno di Garofalo Carlo Cosco, il fratello Vito Cosco, Rosario Curcio e Massimo Sabatino sconteranno il carcere a vita. Mentre Carmine Venturino, ex fidanzato della figlia di Garofalo, è stato condannato a 25 anni di carcere, perché in appello aveva ottenuto uno sconto di pena per la collaborazione nel ritrovamento dei resti della donna. La Stampa, La Repubblica
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