Lech Wałęsa nega di essere stato una spia comunista. L’ex leader del sindacato Solidarność sostiene che i servizi segreti della Polonia comunista hanno provato ad assoldarlo nel dicembre del 1970, ma che lui non ha ceduto,
anche se ha commesso “l’errore di non denunciare”. Secondo il presidente dell’Istituto di memoria nazionale, invece, dei documenti proverebbero la sua collaborazione con i servizi.