Quattro mesi e mezzo dopo gli attacchi contro Charlie Hebdo e contro il supermercato kosher a Parigi, non si può dire che le cose vadano benissimo per il giornale satirico. Dopo aver battuto il record assoluto di vendite in Francia, con più sette milioni di copie vendute per il primo numero successivo all’attentato, e dopo aver raccolto circa 4,3 milioni di euro di donazioni, “Charlie” sta attraversando un periodo di profonda crisi. Leggi
Luz, uno dei disegnatori della redazione di Charlie Hebdo sopravvissuti alla strage del 7 gennaio, ha annunciato che non disegnerà più vignette sul profeta Maometto: “Non m’interessa più”, ha detto Luz in un’intervista al settimanale francese Les Inrockuptibles.
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