Una bomba è esplosa nell’ufficio di corrispondenza dell’agenzia di stampa afgana Pajhwok a Jalalabad, nella provincia orientale di Nangarhar. L’attentato ha causato molti danni ma solo due feriti. L’attentato, avvenuto nella serata del 10 giugno, non è ancora stato rivendicato ma il capo redattore, Danish Karokhil ha raccontato che negli ultimi tempi aveva ricevuto diverse minacce. “Spesso abbiamo ricevuto minacce e lettere dai miliziani che non erano contenti con la nostra copertura degli eventi” ha dichiarato alla Reuters. Karokhil ha invitato il governo a “fare di più per proteggere i giornalisti” nel paese.
Un portavoce del governatore provinciale, Ahmad Zia Abdulzai, ha assicurato che la polizia sta indagando sull’accaduto. Dopo la caduta del regime taliban nel 2001 la stampa in Afghanistan ha vissuto una stagione di ritrovata libertà ma i timori sulle nuove forme di controllo politico sui media e gli attentati delle milizie armate sono aumentati dopo il ritiro, nel 2014, della maggior parte dei militari stranieri. L’anno scorso sono morti almeno tre giornalisti.
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