Raad al Jubbouri, giornalista iracheno molto critico nei confronti del governo, è stato ucciso nella sua casa di Baghdad. Il giornalista, che aveva ricevuto varie minacce, ha avuto una colluttazione con i suoi assassini, di cui non si conosce l’identità, prima di essere colpito al petto nella sua casa nel quartiere di Qadisiya. Raad al Jubbouri era il conduttore di un canale televisivo locale, Al Rasheed, e scriveva editoriali molto critici sulla corruzione nelle istituzioni per un quotidiano locale. “Ha pagato a caro prezzo il fatto di essere un giornalista in Iraq”, ha detto il fratello Ahmed.
L’Iraq è tra i paesi più pericolosi al mondo per i giornalisti. Solo pochi giorni fa, il 2 maggio, il capo dell’Institute for war and peace reporting, Ammar al Shahbander, è morto durante l’esplosione di un’autobomba a Baghdad. Secondo il Comitato per la protezione dei giornalisti, finora sono 15 i reporter uccisi in Iraq dal 2013.
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