L’Unione europea entro il 15 giugno del 2017 abolirà i costi del roaming, ovvero le tariffe aggiuntive che si pagano quando si usa il proprio cellulare dall’estero. Gli utenti di uno stato membro che si trovano momentaneamente all’estero potranno quindi telefonare, inviare messaggi e navigare su internet alle stesse tariffe del proprio paese di provenienza. L’abolizione definitiva sarà preceduta da un periodo di transizione di 14 mesi, che inizierà ad aprile 2016, in cui le tariffe saranno gradualmente ridotte. L’accordo sarà presentato agli Stati membri dell’Unione europea tra luglio e dicembre di quest’anno per l’adozione formale. Leggi
Chi sperava di poter finalmente usare il proprio telefono o smartphone all’estero senza l’ansia di far esplodere la bolletta dovrà rassegnarsi ad aspettare ancora qualche tempo. Prevista infatti per la fine del 2015, l’abolizione del roaming è stata rinviata almeno fino al 2018. Leggi
La fine delle tariffe in roaming nell’Unione europea è stata posticipata dal 2015 al 2018. I rappresentati dei 28 stati membri hanno accettato la proposta della presidenza lettone, che prevede più flessibilità rispetto al pacchetto di norme presentato inizialmente dal parlamento europeo per eliminare i costi del roaming internazionale entro la fine del 2015. Attualmente le tariffe massime del roaming consentite in Europa sono: 20 centesimi a megabyte per navigare, 19 centesimi al minuto per fare chiamate, 5 centesimi al minuto per ricevere chiamate, 6 centesimi per un sms. Alcuni parlamentari e i gruppi in difesa dei consumatori hanno criticato la decisione. Bbc, Corriere della Sera
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