Il governo pachistano ha sospeso la decisione di espellere dal paese l’organizzazione non governativa Save the children. La decisione è stata presa due giorni dopo la chiusura degli uffici dell’organizzazione da parte della polizia. Il governo non ha fornito spiegazioni ufficiali sulla sua decisione e non sono stati fatti commenti. Save the children era stata accusata di avere condotto attività contro l’interesse del paese.
La Norvegia è il miglior paese al mondo per diventare madri e la Somalia il peggiore, secondo la classifica pubblicata come ogni anno da Save the children, il mothers’ index 2015. L’Italia è dodicesima in un elenco di 179 paesi dominato dagli scandinavi e compilato secondo una serie di criteri che vanno dalla salute della madre all’educazione, dal reddito allo status delle donne.
La Finlandia, che si era classificata al primo posto lo scorso anno, ora è seconda, mentre l’Australia, al nono posto, è il solo paese non europeo nella top ten in cui figurano anche, nell’ordine, Islanda. Danimarca, Svezia, Paesi Bassi, Spagna, Germania e Belgio. Undicesima davanti all’Italia, l’Austria. La Francia è solo 23ª, appena davanti al Regno Unito che è 24º.
Gli ultimi dieci paesi sono tutti africani, tra cui Sierra Leone (169ª insieme ad Haiti), Repubblica Centrafricana e Repubblica Democratica del Congo. Nove di questi dieci paesi sono teatro di conflitti armati. Gli Stati Uniti sono scesi dal 31º al 33º posto, dietro Giappone, Polonia e Croazia. Secondo il rapporto le donne americane corrono il rischio di morire di parto dieci volte più delle polacche, con il livello di rischio più alto di tutti i paesi sviluppati.
Le disparità a livello di mortalità infantile sono elevatissime, secondo Save the children. Nei dieci paesi in cima alla classifica una donna su 290 perderà suo figlio nei primi cinque anni di vita, una su otto nei dieci paesi di fondo classifica. Sempre stando al rapporto, Washington ha il record di mortalità infantile tra le 24 capitali più ricche del mondo, con 7,9 decessi su mille nascite contro i meno di due a Stoccolma e Oslo. Askanews
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