Lo Stato islamico ha represso nel sangue un’insurrezione avvenuta a Sirte, nel nord della Libia. I governi di Italia, Francia, Spagna, Germania, Regno Unito e Stati Uniti hanno diffuso un comunicato comune in cui invitano le fazioni libiche a formare un governo di unità nazionale contro lo Stato islamico. Leggi
Il gruppo Stato islamico ha annunciato di avere conquistato la città di Sirte, in Libia, di cui controllava già l’aeroporto dalla fine di maggio. I jihadisti avrebbero anche preso il controllo di una vicina centrale termica, secondo il Centro statunitense di sorveglianza dei siti islamici (Site). Il gruppo ha messo in rete una serie di fotografie di combattenti, specificando di avere conquistato Sirte, che si trova 450 chilometri a est della capitale, dopo avere combattuto contro le forze di Fajr Libya, una coalizione di milizie che controllano Tripoli e una parte della Libia.
Il gruppo Stato islamico ha preso il controllo dell’aeroporto di Sirte, città circa 450 chilometri a est di Tripoli, in Libia, dopo il ritiro dei combattenti della coalizione Fajr Libya, fedeli al governo di Tripoli non riconosciuto dalla comunità internazionale. La conferma è arrivata dai jihadisti e da un responsabile vicino alle milizie, secondo il quale la base aerea di Al Qardabiya, dove si trova anche l’aeroporto internazionale di Sirte, “è caduta nelle mani dell’organizzazione Stato islamico”.
I jihadisti controllano ampie zone nella regione di Sirte, in particolare la località di Noufliyeh, diventata la loro roccaforte.
Il governo di Manila conferma che ci sono quattro filippini tra i nove cittadini stranieri rapiti nel giacimento petrolifero di Al Ghani, in Libia, il 6 marzo. Il governo filippino ha detto che non è stato chiesto alcun riscatto per la loro liberazione. Tra i rapiti anche un austriaco, un ceco, due bangladesi e un ghaneano. Secondo il ministro degli esteri austriaco, gli aggressori sono miliziani affiliati del gruppo Stato islamico che hanno la loro base a Sirte. Circa quattromila filippini si trovano ancora in Libia per lavorare. Ap
Le notizie che arrivano dalla Libia sulla conquista di Sirte da parte del gruppo Stato islamico preoccupano il governo italiano. In un’intervista a SkyTg24, il ministro degli esteri Paolo Gentiloni ha parlato di “minaccia terroristica attiva a poche ore di navigazione dall’Italia”. Se non si dovesse arrivare a una mediazione, ha aggiunto il ministro, “bisogna porsi il problema con le Nazioni Unite di fare qualcosa in più” e l’Italia “è pronta a combattere nel quadro della legalità internazionale”.
Secondo fonti libiche, i jihadisti dello Stato islamico avrebbero preso il controllo di alcune televisioni e radio locali della città portuale e importante snodo strategico della Libia. Sarebbe anche stato trasmesso un discorso del capo del gruppo Abu Bakr al Baghdadi. SkyTg24, Al Arabiya
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