Dopo il fallimento della prima votazione per eleggere il presidente della repubblica, in cui il candidato di governo Stavros Dimas aveva ottenuto solo 160 voti sui 200 necessari, il primo ministro greco Antonis Samaras ha offerto all’opposizione nuove condizioni per trovare un accordo sull’elezione del presidente ed evitare le elezioni anticipate.
Samaras è disposto a un rimpasto, con l’ingresso nel governo degli indipendenti europeisti, e ad annunciare le elezioni legislative anticipate alla fine del 2015, al termine dei negoziati con i creditori internazionali del Fondo monetario e dell’Unione Europea, invece che nel giugno 2016.
I partiti dell’opposizione hanno respinto il piano. Alexis Tsipras, leader del principale partito di opposizione Syriza, chiede elezioni immediate.
Il 23 dicembre è previsto il secondo scrutinio, ma il voto decisivo sarà quello del 29 dicembre, il terzo e ultimo turno, in cui a Dimas bastano 180 voti per diventare il presidente della repubblica. Financial Times, Il Sole24Ore
Fallisce la prima votazione per eleggere il presidente della repubblica in Grecia. Il candidato del partito di governo, Stavros Dimas, non ha ottenuto i due terzi dei voti del parlamento necessari.
Erano presenti in aula 295 parlamentari su 300, ma Dimas ha ottenuto soltanto 160 voti a suo favore. Ci saranno altre due votazioni il 23 dicembre e il 29 dicembre, ma se non dovessero concludersi con l’elezione di Dimas si andrà a elezioni anticipate. Ap
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