Il presidente del comitato per il Nobel per la pace è stato rimosso dal suo incarico, una decisione presa per la prima volta nei 114 anni di storia del premio.
Thorbjørn Jagland, leader del comitato dal 2009, è stato obbligato a dimettersi perché il direttore del Nobel institute di Oslo a ottobre ha dichiarato che “la pratica di nominare ex leader politici alla presidenza del comitato ne compromette l’indipendenza”. In Norvegia Jagland ha ricoperto gli incarichi di primo ministro e ministro degli esteri.
Il comitato è stato accusato anche di conflitto di interessi perché Jagland era sia presidente del comitato che segretario generale del Consiglio d’Europa, per cui non avrebbe mai potuto premiare un oppositore russo “per le potenziali tensioni con il Cremlino”.
La nomina considerata più “controversa” è stata quella del presidente degli Stati Uniti Barack Obama nel 2009, definita da Morten Wetland, ex ambasciatore della Norvegia alle Nazioni Unite, il momento più “imbarazzante della sua carriera”.
La nuova presidente del comitato è Kaci Kullmann Five, ex leader del partito conservatore e vice di Jagland, che comunque resterà nel comitato per altri sei anni. Jagland ha dichiarato ai mezzi d’informazione norvegesi di aver sempre agito “in modo indipendente” durante il suo lavoro. The Guardian
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