La procura di Napoli ha chiesto una condanna a cinque anni di reclusione per l’ex presidente del consiglio italiano Silvio Berlusconi, accusato di corruzione nel processo sulla cosiddetta compravendita dei senatori. Nello stesso procedimento è imputato anche l’ex direttore de L’Avanti Valter Lavitola, per cui il pubblico ministero ha chiesto una pena di quattro anni e quattro mesi di carcere.
Secondo i magistrati, nel 2007, Berlusconi riuscì a far cadere il governo guidato da Romano Prodi corrompendo alcuni senatori che passarono dal centrosinistra al centrodestra. Tra questi Sergio De Gregorio, eletto nella lista dell’Italia dei valori e poi transitato nelle fila di Forza Italia. L’accusa si basa sulle dichiarazioni dello stesso De Gregorio che, nei mesi scorsi, ha patteggiato una condanna a un anno e otto mesi, confessando di aver ricevuto soldi da Berlusconi e che Lavitola avrebbe avuto il ruolo di mediatore.
Il 7 luglio ci saranno le arringhe degli avvocati della difesa e l’8 è attesa la sentenza.
Il faccendiere ed ex giornalista Valter Lavitola, il politico Sergio De Gregorio e l’International Press Scarl, la società editrice del quotidiano l’Avanti, dovranno risarcire al fisco italiano 23 milioni e 879mila euro. Lo ha stabilito la corte dei conti, sulla base delle irregolarità accertate dalla procura di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione dell’Avanti, all’epoca diretto da Lavitola.
La cifra si riferisce ai contributi per l’editoria concessi dallo stato dal 1997 al 2010. I fondi sono stati concessi sulla base di dati falsi sui bilanci, le scritture contabili, i costi dell’attività di produzione, i dati relativi alla diffusione e alla vendita. Il Mattino
L’ex direttore dell’Avanti Valter Lavitola è stato condannato a tre anni di carcere dal tribunale di Napoli per tentata estorsione all’azienda Impregilo. Il Fatto Quotidiano
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