Almeno undici pompieri sono rimasti feriti, uno di loro è morto in ospedale, in un’esplosione avvenuta il 9 giugno e provocata da un incendio divampato in un deposito di carburanti il giorno prima. Altri tre pompieri sono scomparsi. Le cause del rogo, che ha distrutto almeno 16 serbatoi di gas a Vasjlkiv, a 30 chilometri da Kiev, non sono ancora chiare.
Parlando alla Bbc, un responsabile dell’industria petrolifera ucraina ha riferito che l’esplosione seguita all’incendio si è verificata martedì alle 8 di mattina (ora locale). A prendere fuoco sarebbe stato inizialmente un solo serbatoio. Le fiamme si sarebbero poi propagate rapidamente, avvolgendo anche gli altri serbatoi: otto di questi avevano un capacità di 900 metri cubi di carburante. Un video della Reuters mostra l’incendio e la colonna di fumo provocata dal rogo.
Le autorità stanno indagando su tre possibili cause: la violazione delle norme di stoccaggio del carburante, un malfunzionamento tecnico o un incendio doloso. Centinaia di pompieri sono ancora al lavoro nel tentativo di domare le fiamme.
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