Arriverà oggi la sentenza della corte costituzionale sulla legge Severino sull’incandidabilità dei condannati, entrata in vigore nel novembre del 2012. Se la consulta deciderà che la legge è incostituzionale anche solo parzialmente, il governo dovrà modificarla. Leggi
Vincenzo de Luca, eletto presidente della Campania al voto del 31 maggio, si è insediato alla guida della regione e ha presentato la nuova giunta. Il 2 luglio il tribunale di Napoli ha accolto il ricorso di De Luca per il congelamento del decreto con cui il presidente del consiglio Matteo Renzi aveva disposto la sua sospensione, in base alla legge Severino, che proibisce a chi è stato condannato di ricoprire cariche pubbliche.
Il vicepresidente della giunta è Fulvio Bonavitacola, a cui è stata affidata anche la delega all’urbanistica. Gli altri otto assessori sono tutti docenti, e tra loro sei sono donne. De Luca ha tenuto per sè la delega all’agricoltura, ambiente e trasporti e ha nominato anche quattro consiglieri. Tutte le nomine saranno immediatamente operative dopo la prima seduta del consiglio regionale convocato per giovedì 9 luglio.
La prima sezione civile del tribunale di Napoli ha accolto il ricorso d’urgenza di Vincenzo De Luca, con cui il presidente eletto della Campania chiedeva il congelamento del decreto con cui il presidente del consiglio Matteo Renzi aveva disposto il 26 luglio la sua sospensione. Leggi
È stato depositato in mattinata al tribunale di Napoli il ricorso per l’annullamento del decreto del presidente del consiglio con cui è stata disposta la sospensione del presidente neoeletto della Campania, Vincenzo De Luca. Lo ha riferito il parlamentare del Partito democratico e avvocato di De Luca, Fulvio Bonavitacola.
In mattinata il Movimento 5 stelle ha organizzato una protesta davanti alla sede del consiglio regionale di Napoli per denunciare il blocco delle attività istituzionali dovuto alla sospensione di De Luca e alla conseguente revoca della seduta di insediamento dell’assemblea, che era convocata per oggi. Insieme agli attivisti cinquestelle – che hanno esposto uno striscione con la scritta “De Luca dimettiti” – hanno manifestato i disoccupati organizzati dei Bros ed esponenti di diverse associazioni locali.
Il presidente del consiglio italiano Matteo Renzi ha firmato venerdì sera il decreto che rende esecutiva la sospensione del governatore della Campania appena eletto, Vincenzo De Luca, secondo quanto stabilito dalla legge Severino che proibisce a chi è stato condannato di esercitare cariche pubbliche. Lo ha detto il premier durante la conferenza stampa conclusiva del consiglio dei ministri. La sospensione, comunque, scatta solo dopo che la nuova giunta si è insediata: in questo modo l’ex sindaco di Salerno avrà il tempo di nominare un vice che governi la regione al suo posto. Ha spiegato Renzi: “La norma Severino lascia aperta una possibilità di interpretazione: la sospensione è certa, ma non si parla di ineleggibilità ma solo impossibilità di governare o amministrare. Quindi la presidenza del consiglio ha solo seguito l’iter. Il nostro compito ora è finito”.
Il governo procederà alla sospensione di Vincenzo De Luca dalla carica di presidente della regione Campania, in virtù della legge Severino, non appena sarà chiara la procedura da seguire. Lo ha annunciato il presidente del consiglio Matteo Renzi, in conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri.
“La presidenza ha richiesto formalmente ai ministri competenti un parere sulla vicenda del governatore della Campania” ha riferito il premier. “Stiamo attendendo il parere dei ministri e che l’avvocatura dello stato ci spieghi come questa procedura si deve svolgere, in considerazione del fatto che è un provvedimento inedito”, perché “per la prima volta si applica non già a una figura istituzionale in carica ma a una figura istituzionale che deve essere proclamata e che deve entrare in carica” ha spiegato Renzi.
Il candidato del Partito democratico Vincenzo De Luca, vincitore delle regionali in Campania con il 41,1 per cento dei voti, ha annunciato su Twitter che ha denunciato per diffamazione Rosy Bindi, presidente della commissione parlamentare antimafia.
La settimana scorsa la commissione parlamentare antimafia, presieduta da Bindi, ha presentato una lista di 17 candidati alle elezioni regionali, considerati “impresentabili” secondo il codice di autoregolamentazione approvato da tutti i partiti che fanno parte della commissione. Nell’elenco erano presenti soltanto candidati nelle regioni Puglia e Campania, dove “la presenza del potere mafioso è più forte e più condizionante”, ha spiegato Bindi in conferenza stampa. Nella lista c’era anche Vincenzo De Luca.
Nelle sette regioni che hanno votato il 31 maggio si sta concludendo lo scrutinio. Il centrosinistra ha vinto in Toscana, Marche, Umbria, Puglia e Campania. La destra ha vinto in Liguria, mentre in Veneto si è confermata la Lega nord. In sei regioni su sette il Movimento 5 stelle è il secondo partito più votato. Ha votato il 52 per cento degli aventi diritto, con un calo di quasi 12 punti percentuali rispetto alle consultazioni regionali del 2010. I risultati regione per regione. Leggi
Alla fine le elezioni regionali rischiano di diventare un problema esplosivo per il premier Matteo Renzi. Domenica 31 maggio si vota in sette regioni: Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Campania e Puglia. Fino a qualche giorno fa, il centrosinistra era convinto di vincere per 6 regioni a 1. Leggi
Sull’applicazione della legge Severino nei confronti dei politici condannati è competente il giudice ordinario, e non il Tar. Lo ha ribadito la cassazione in un’ordinanza sul caso del sindaco di Napoli Luigi De Magistris. La decisione era molto attesa perché riguardava due casi in particolare: oltre a quello di De Magistris, quello di Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno e candidato del Partito democratico in Campania alle prossime elezioni regionali. Leggi
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