Il 6 marzo Zaman, il più letto quotidiano turco, è tornato in edicola due giorni dopo il sequestro da parte delle autorità. Il giornale, fino a oggi molto critico nei confronti del presidente, ha inaugurato una linea editoriale filogovernativa. Leggi
Dopo il blitz con lacrimogeni e idranti compiuto nella tarda serata di ieri per entrare nella sede di Istanbul del più diffuso quotidiano di opposizione, lo Zaman, la polizia turca ha posto delle barricate all’ingresso per allontanare i sostenitori del giornale, commissariato con l’accusa di fare propaganda a favore dell’imam Fethullah Gülen, che il presidente Recep Tayyip Erdoğan considera un terrorista. Anche oggi i manifestanti sono stati caricati con lacrimogeni.
Il commissario europeo per l’allargamento dell’Unione europea Johannes Hahn ha espresso preoccupazione per la vicenda: “in quanto paese candidato a entrare nell’Ue, per Bruxelles è fondamentale che la Turchia rispetti la libertà di stampa”. L’accelerazione dell’iter di adesione della Turchia all’Unione europea è una delle promesse fatte da Bruxelles ad Ankara in cambio di aiuto nel respingimento dei migranti.
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