L’azienda statunitense Meta ha annunciato il 30 ottobre che da novembre offrirà agli utenti europei abbonamenti a pagamento per usare Facebook e Instagram senza pubblicità, conformandosi così alla legislazione europea sui dati personali e sulla pubblicità mirata.
Gli utenti nei paesi dell’Unione europea, in Svizzera e del resto dello Spazio economico europeo (Islanda, Norvegia, Liechtenstein) “potranno scegliere se continuare a usare gratuitamente i due social network con annunci pubblicitari personalizzati o abbonarsi evitando gli annunci”, ha affermato l’azienda in un comunicato.
Per l’insieme dei loro account su Facebook e Instagram gli abbonati dovranno pagare 9,99 euro al mese se attivano l’abbonamento sul web o 12,99 euro se lo attivano su mobile, si legge nel comunicato.
L’abbonamento a pagamento sarà introdotto “a novembre”, si legge nel comunicato, che non fornisce ulteriori dettagli. Dal 1 marzo ogni account aggiuntivo farà aumentare la spesa mensile di sei-otto euro.
Gli abbonati avranno la garanzia “che i loro dati non siano usati per la pubblicità”, ha dichiarato Meta.
Meta e Google hanno costruito i loro imperi sui ricavi generati dalla pubblicità mirata, basata sui dati personali dei loro miliardi di utenti.
Ma l’Unione europea combatte da anni la profilazione degli utenti senza il loro consenso, prima con il Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr) del 2016 e poi con il Digital markets act (Dma), entrato in vigore quest’estate. Le piattaforme digitali avranno tempo fino al 6 marzo 2024 per adeguarsi.
Quattro multe in sei mesi
A maggio Meta è stata multata per 1,2 miliardi di euro dall’autorità irlandese, che agisce per conto dell’Unione europea, per aver violato il Gdpr con Facebook. È stata la quarta multa inflitta a Meta nell’Unione europea in sei mesi.
A luglio la corte di giustizia dell’Unione europea ha inflitto a Meta un’altra battuta d’arresto, stabilendo che gli utenti “devono avere la possibilità di negare il consenso a un particolare trattamento dei dati”.
All’inizio di settembre la giustizia norvegese ha respinto la richiesta di Meta di sospendere il divieto di pubblicità comportamentale sulle sue piattaforme Facebook e Instagram, costato all’azienda una multa giornaliera.
“Crediamo in una rete internet finanziata dalla pubblicità, che dia alle persone l’accesso a prodotti e servizi personalizzati indipendentemente dalla loro situazione economica, permettendo alle piccole aziende di raggiungere i potenziali clienti”, ha dichiarato Meta.
“Ma rispettiamo lo spirito e gli obiettivi della normativa europea. La possibilità di abbonarsi a un servizio senza pubblicità viene incontro alle richieste delle autorità di regolamentazione europee e offre agli utenti possibilità di scelta”.
Le formule di abbonamento saranno disponibili solo per gli utenti di età superiore ai diciotto anni. “Per quanto riguarda gli adolescenti, continueremo a esplorare modi per fornire un’esperienza pubblicitaria utile e responsabile, tenendo conto dell’evoluzione del panorama normativo”, ha concluso Meta.