“Gli chiedevo di liberarmi, perché mi faceva male alla schiena”. Parla Dajerria Becton, la ragazza trattenuta a terra da un poliziotto in Texas, intervenuto in modo inutilmente brutale a un party in piscina venerdì 5 giugno, nella città di McKinney, a quanto pare perché vi erano rumori molesti per il vicinato.
Il video mostra l’agente buttare giù la quindicenne e subito dopo puntare la pistola contro i ragazzi che erano con lei alla festa. Il filmato, diventato subito virale, è stato visualizzato più di 7 milioni di volte e ha suscitato le critiche di molte persone, che accusano la polizia di discriminazione razziale.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it