Almeno 25 persone sono morte e 202 sono rimaste ferite in un attentato avvenuto venerdì 26 giugno nella capitale del Kuwait e rivendicato dal gruppo jihadista dello Stato islamico. Un attentatore suicida si è fatto esplodere in una moschea sciita durante la preghiera del venerdì.

Un membro del parlamento kuwaitiano, presente al momento dell’attentato, ha raccontato che più di duemila persone erano raccolte in preghiera nell’edificio. Lo Stato islamico ha preso di mira le comunità sciite in Iraq, in Siria, in Arabia Saudita e nello Yemen, ma è la prima volta che le attacca in Kuwait.

Il paese del golfo è a maggioranza sunnita e la minoranza sciita rappresenta tra il 15 e il 30 per cento della popolazione. Le relazioni tra le due comunità sono buone.

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