Nel nordest della Cina l’inquinamento ha raggiunto livelli record, superando i limiti stabiliti dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). L’8 novembre il livello di particelle pm 2,5, ritenute rischiose per la salute, è stato di 1400 microgrammi per metro cubico, 56 volte maggiore di quello prescritto dall’Oms.

Tra le città colpite ci sono la capitale Pechino, la vicina città di Tianjin e altri centri delle province del Liaoning, Hebei, Henan ed Heilongjiang. A causa della diminuzione della visibilità (500 metri al massimo), numerosi voli sono stati cancellati e le autostrade sono state chiuse. Le autorità cinesi hanno dichiarato che l’emergenza potrebbe continuare fino a sabato 14 novembre.

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