Il 27 marzo migliaia di persone, molte armate di bastoni, si sono radunate nei pressi del parlamento a Islamabad, in Pakistan, e hanno cominciato un sit-in. I manifestanti si erano riuniti per ricordare Mumtaz Qadri, il poliziotto impiccato il 29 febbraio che nel 2011 ha ucciso Salman Taseer, governatore del Punjab. Taseer era favorevole alla riforma della legge sulla blasfemia e Qadri era incaricato di proteggerlo.
I dimostranti hanno presentato una lista di dieci richieste al governo, tra cui la liberazione di tutti i leader e religiosi sunniti, il riconoscimento di Mumtaz Qadri come martire e l’esecuzione della condanna a morte di Asia Bibi, una cristiana accusata di blasfemia.
Dopo due giorni le autorità pachistane hanno schierato più di cinquemila poliziotti per intimare alla folla di disperdersi. Il 30 marzo i manifestanti hanno terminato la protesta sostenendo che il governo aveva accettato alcune delle loro condizioni, ma il ministro dell’interno pachistano, Chauhdry Nisar Ali Khan, ha dichiarato che non c’è stato alcun accordo tra i dimostranti e le autorità.
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