“Pochi grandi gruppi controllano la produzione, la commercializzazione e la distribuzione del cibo che mangiamo”, spiega Stefano Liberti. “Queste industrie trattano il cibo come se fosse un giacimento di petrolio. Si cerca di produrre il più possibile al minor costo possibile, a scapito della qualità degli alimenti, dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori che operano nella catena alimentare”.

Stefano Liberti, autore del libro I signori del cibo. Viaggio nell’industria alimentare che sta distruggendo il pianeta (Minimum fax 2016), ha seguito la filiera di quattro prodotti alimentari – la carne di maiale, la soia, il tonno in scatola e il pomodoro concentrato – per scoprire come si sta trasformando il mercato globale del cibo.

Stefano Liberti è un giornalista e documentarista italiano. Ha scritto Land grabbing (Minimum fax 2011). Con Andrea Segre ha girato Mare chiuso (2012). Per Internazionale ha realizzato e coordinato le due serie di reportage video Welcome to Italy e Borderline. Su Twitter è @abutiago.

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