“Le autorità dicono che il lavoro forzato non esiste, ma i dottori non sono a lavoro perché devono raccogliere il cotone. È una situazione assurda”, dice l’attivista per i diritti umani Elena Urlaeva.
Secondo l’Organizzazione internazionale per il lavoro circa 900mila persone sono state costrette a raccogliere il cotone nell’ultimo anno. Questa pratica, creata dall’Unione Sovietica, è sopravvissuta in Uzbekistan anche dopo l’indipendenza del 1991.
Elena Urlaeva da anni combatte il lavoro forzato nei campi. Il primo marzo 2017 è stata arrestata dalla polizia e trattenuta in un ospedale psichiatrico a Tashkent, la capitale dell’Uzbekistan. È stata rilasciata il 24 marzo. Il video della Thomson Reuters Foundation.
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