“In Honduras uno dei modi per sbarazzarsi di qualcuno è ammazzarlo”, dice Felipe Benítez, che da anni si occupa di diritti umani e ambiente.
È il paese più pericoloso al mondo per i militanti che lottano contro le grandi imprese per preservare la loro terra da miniere, dighe, disboscamento e agricoltura estensiva. Dal 2010 sono stati uccisi più di centoventi ambientalisti honduregni, l’80 per cento dei casi è rimasto irrisolto.
Berta Cáceres si batteva per la difesa delle risorse naturali e per i diritti degli indigeni. Per oltre un decennio ha guidato il popolo lenca, organizzando proteste contro la costruzione della diga Agua Zarca. Nel 2015 ha vinto il premio Goldman, il più importante riconoscimento al mondo per la tutela dell’ambiente. Nel marzo del 2016 un gruppo di uomini armati è entrato nella sua abitazione e l’ha uccisa. Ma la sua morte non ha fermato la lotta degli attivisti.
Il video della Thomson Reuters Foundation.
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