“Quando il lago d’Aral si è prosciugato, l’area è diventata un deserto. Dobbiamo renderla di nuovo verde”, dice nel video Bakhyt Kirbasov, agricoltore nel villaggio di Aralkum, in Kazakistan.
Il lago d’Aral, situato al confine fra Kazakistan e Uzbekistan, era fra i più grandi al mondo. Quando negli anni sessanta il governo sovietico ha deciso di incrementare la produzione di riso e di cotone dell’area, i suoi affluenti sono stati deviati e contaminati, provocando il prosciugamento del bacino. Negli anni novanta il 75 per cento dell’acqua era ormai evaporata e la regione era diventata un deserto colpito da tempeste di sabbia tossiche.
Oggi, per rendere di nuovo l’area vivibile, vengono piantati piccoli alberi di saxaul sul vecchio fondale, mentre una diga costruita nel 2005 protegge il Piccolo Aral, un bacino formatosi nella sezione settentrionale del lago.
Il video della Thomson Reuters Foundation.
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