A Shanghai il governo cinese ha voluto uno dei lockdown più drastici al mondo contro la diffusione del covid-19. Da marzo a giugno 2022 i suoi 22 milioni di abitanti sono stati costretti a restare in casa e a sottoporsi a test giornalieri. Chi risultava positivo era messo in isolamento in apposite strutture gestite dallo stato, e con lui anche i vicini di casa.

Il corrispondente dalla città del South China Morning Post, Thomas Yau, ha raccontato i suoi 63 giorni di lockdown, tra lotte per il cibo e difficoltà a continuare a lavorare.

Il video.

Leggi anche:

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it