“La Terra sta affrontando un’emergenza climatica”, si legge in un documento firmato da più di undicimila ricercatori di tutto il mondo, pubblicato sulla rivista BioScience a quarant’anni dalla prima conferenza internazionale sul clima, che si svolse a Ginevra nel 1979. Nonostante i continui negoziati, non si è fatto abbastanza per ridurre le emissioni di gas serra. “La crisi climatica è ormai tra noi e si sta sviluppando più rapidamente del previsto. Minaccia gli ecosistemi e la sopravvivenza dell’umanità”, scrivono gli autori. Il documento cita 15 indicatori, dalla crescita della popolazione mondiale ai sussidi ai combustibili fossili, che alimentano la crisi. Quasi tutti sono negativi, anche se alcuni, come la deforestazione dell’Amazzonia, mostrano segni di miglioramento.

Per contrastare il cambiamento climatico gli autori propongono sei strategie. Innanzitutto, bisogna sostituire le fonti fossili con quelle rinnovabili. Secondo, bisogna vietare l’uso delle sostanze che hanno effetti negativi sul clima, come il metano e i clorofluorocarburi. Terzo, bisogna proteggere gli ecosistemi naturali, che aiutano a incamerare l’anidride carbonica. Quarto, nell’alimentazione bisogna ridurre il consumo di prodotti di origine animale. Quinto, in ambito economico bisogna sostituire l’obiettivo della crescita del pil con quello del benessere delle persone, che dipende dalla sostenibilità ambientale. Infine, bisogna stabilizzare la crescita della popolazione mondiale.

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