Lcd Soundsystem, tonite
I cinque anni di attesa per il nuovo disco degli Lcd Soundsystem sono stati ben ripagati, a quanto pare. Il brano tonite, che anticipa American dream, in arrivo il 1 settembre, è un promemoria di tutto quello che rende irresistibili le canzoni di James Murphy. Il pezzo è costruito su una ritmica disco rock, con sintetizzatori vintage e bassi pulsanti. Murphy, con quella voce sempre a cavallo tra cinismo e disperazione, ironizza sul conformismo della musica pop, sulla fine della giovinezza (ormai ha 47 anni) e perfino sulla morte (“And life is finite but shit, it feels like forever”), mentre immagina un futuro senza internet dove tutti noi avremo “perso la nostra memoria”. Sul finale, quando il crescendo strumentale sovrasta quasi la sua voce, il cantante però ci fa notare che tutto quello che ci ha detto in quasi sei minuti di canzone “sono solo bugie”. Gli Lcd Soundsystem sembrano tornati in ottima forma e ci ricordano quanto ci mancava una band come loro. Non vedo l’ora di ascoltare il disco.
Grizzly Bear, Mourning sound
L’impressione è che ci vorrà qualche giorno, se non qualche mese, per metabolizzare Painted ruins, il nuovo album dei Grizzly Bear, perché la musica del gruppo di Brooklyn vive di sfumature più che di guizzi improvvisi. Quello che colpisce fin dai primi ascolti però è il modo in cui sono state nascoste le chitarre nella splendida Three rings (uno dei pezzi più ricchi di elettronica del loro repertorio), come la band sappia giocare con la melodia nel pop di Mourning sound, o come approdi in territori quasi jazz nell’ipnotica Aquarian. Forse siamo uno scalino sotto il precedente album Shields, per non parlare degli splendidi Yellow House e Veckatimest. C’è da apprezzare il coraggio, quello sì, perché i Grizzly Bear hanno appena firmato con una major, la Rca/Sony, e si sono presentati con un disco per niente ruffiano. E le voci di Ed Droste e Daniel Rossen non stancano mai.
Jupiter & Okwess, Ofakombolo
“Jupiter” Bokondji è nato a Kinshasa, nella Repubblica democratica del Congo. Ha cominciato a suonare con la sua band, gli Okwess, negli anni novanta, mescolando la tradizione della rumba africana con il soul, il funk e i ritmi urbani della Kinshasa contemporanea. È un frontman dotato, con una voce nevrotica e una forte presenza scenica. Il suo nuovo disco, Kin sonic, conferma le sue doti e quelle della sua band, un carro armato ritmico difficile da fermare. Si tratta di musica impegnata, nonostante l’aria scanzonata, che denuncia la corruzione nella Repubblica Democratica del Congo, ma che sa anche essere divertente.
Roger Miller, Oo dee lally
Concediamoci un po’ di nostalgia: i vecchi film d’animazione di Walt Disney erano dei capolavori. La cura dei dettagli era una delle chiavi della grandezza di queste opere. Sono passati anni, ma chi ha visto questi film da piccolo, tra le tante cose, non si è dimenticato le musiche e le canzoni che accompagnavano le immagini. Robin Hood era il mio preferito da bambino e ho avuto un piccolo tuffo al cuore quando ho scoperto che la Walt disney records aveva ristampato la colonna sonora del cartone dedicato alla volpe che rubava ai ricchi per dare ai poveri. Questo brano, scritto dal cantautore Roger Miller, che ha doppiato Cantagallo nella versione originale del film, è tanto breve quanto spassoso. A noi italiani, in realtà, viene da pensare a Urca urca tirulero, cantata da Gianni Marzocchi.
Robert Plant, The May queen
Robert Plant ha 68 anni, ma proprio non ne vuole sapere di sedersi sugli allori. Potrebbe campare per il resto dei suoi giorni con le cover dei Led Zeppelin e invece continua a fare musica coraggiosa e vitale. Il suo nuovo singolo, The May queen, prosegue sulla falsariga degli ultimi lavori di Plant, in particolare su quella del precedente Lullaby and… the ceaseless roar, pescando dalla tradizione statunitense del blues e del folk dei monti Appalachi, fondendo musica bianca e musica nera con energia e classe. Sembra proprio che Robert Plant stia vivendo una seconda giovinezza. Il nuovo disco, Carry fire, uscirà il 13 ottobre ed è stato registrato ancora una volta con la band Sensational Space Shifters.
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