Dal 30 maggio al 3 giugno a Barcellona si terrà il Primavera sound, uno dei più importanti festival mondiali. E questa settimana le canzoni del weekend hanno uno spirito catalano (non in senso indipendentista, non pensate male). Nel programma del Primavera sound ci sono quasi duecento artisti. Come al solito, la varietà dell’offerta è impressionante, anche se quest’anno gli organizzatori hanno scelto di ringiovanire il loro pubblico e di penalizzare (secondo alcuni troppo, secondo me il giusto) la musica con le chitarre.
Come si fa a scegliere cosa vedere in mezzo a tutta questa abbondanza? Ecco qualche consiglio non scontato, con cinque musicisti che magari non saliranno sui palchi principali (è chiaro che Björk, Nick Cave, i Migos e Jon Hopkins vanno visti, chi andrà al festival lo sa già). Questi nomi un po’ più di nicchia fanno meno notizia ma potrebbero riservare belle sorprese. Ho fatto anche una playlist su Spotify, che trovate in fondo all’articolo, con questi cinque artisti e tutti gli altri da non perdere, per chi vuole farsi un ripasso dell’ultimo minuto prima dell’inizio del festival. Ecco le mie cinque scelte.
Vince Staples
Da dove viene: Long Beach, Stati Uniti
Che musica fa: hip hop
Quando suona: 31 maggio alle 00.40, sul palco Ray-Ban
Questo non è certo un nome di nicchia, in realtà, ma come tanti rapper statunitensi contemporanei in Italia Vince Staples non ha il seguito che merita. E dal vivo è davvero bravo. Il suo ultimo disco, Big fish, è uscito a giugno 2017, e ha un po’ diviso la critica. A me è piaciuto. Tra l’altro suonerà a Milano il 16 luglio. Se non avete in programma un viaggio in Spagna, quella potrebbe essere una buona occasione per vederlo.
Oumou Sangaré
Da dove viene: Bamako, Mali
Che musica fa: wassoulou
Quando suona: 1 giugno alle 18.30, sul palco Ray-Ban
Vincitrice di un Grammy nel 2010, Oumou Sangaré è una voce storica della musica africana ed è da sempre impegnata nella difesa dei diritti delle donne. Alcune canzoni del suo ultimo album, intitolato Mogoya, sono state scritte insieme al leggendario batterista Tony Allen. Allen suona anche in Yere faga, il brano che trovate qui sotto. Difficile che dal vivo una come Oumou Sangaré possa deludere.
Carpenter Brut
Da dove viene: Poitiers, Francia
Che musica fa: elettronica, metal, colonne sonore
Quando suona: 31 maggio alle 3.55, sul palco Bacardí Live
Lo so, l’orario è proibitivo. Ma questo progetto del musicista francese Franck Hueso è davvero interessante per come mescola rock pesante, elettronica e atmosfere da film horror. Il suo brano Wake up the president, contenuto nel disco del 2017 Trilogy e scelto come colonna sonora del trailer del Primavera sound, è una specie di incontro tra i Daft Punk più acidi e John Carpenter.
Nick Hakim
Da dove viene: Washington, Stati Uniti
Che musica fa: soul, pop
Quando suona: 2 giugno alle 18.25, sul palco Adidas Originals
Nick Hakim è bianco ma, se lo si ascolta distrattamente, sembra nero. La sua musica soul pesca a piene mani da Marvin Gaye e Curtis Mayfield ma a tratti ricorda anche i brani più rilassati dei Black Keys. Dato l’orario, quello di Hakim può essere uno di quei concerti soft da gustarsi poco prima del tramonto, in vista della caotica notte del Primavera.
Idles
Da dove vengono: Bristol, Regno Unito
Che musica fanno: punk, post-punk
Quando suonano: 1 giugno alle 1.25, sul palco Adidas Originals
Cinismo e brutalismo sonoro in pieno stile britannico. Lo stile degli Idles non è niente di nuovo ma le canzoni del gruppo ti colpiscono come cazzotti in faccia e hanno anche un retrogusto anticapitalista. Sul palco rendono bene. Io andrò a sentirli solo per vedere il chitarrista in mutande.
P.S. Ecco la playlist. I cinque consigli di questa settimana sono in testa, con due brani per ogni artista. Sotto trovate il meglio dell’edizione 2018 del Primavera sound. Buon festival, a chi ci andrà!
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