Se v’interessa la politica, anche voi sognate una società realmente democratica, in cui i politici siano onesti e il confronto tra poteri possa essere leale. Probabilmente però vi diranno che siete degli inguaribili sognatori, perché le democrazie sono pervase da ogni genere di interessi, i politici mentono, imbrogliano e fanno promesse che dimenticano il giorno dopo le elezioni. In America Latina il panorama è ancora più sconfortante: la corruzione regna incontrastata, vince le elezioni chi può comprarsi privilegi e favori, chi non si fa scrupoli a minacciare e mentire.

In Colombia il sistema politico è corrotto fino al midollo, fortemente influenzato da signori della droga, guerriglia e paramilitari. In mezzo a tutto questo, Antanas Mockus va avanti e dimostra che è possibile riformare la società. L’ho seguito per cinque anni perché la sua storia non smetteva di affascinarmi, è la dimostrazione che un cambiamento radicale è possibile e mi ha insegnato cosa significa ancora la parola umanità.

Life is sacred è una testimonianza su un uomo sorprendente, che mi ha fatto accedere ai momenti più intimi e drammatici della sua carriera politica. Il film è la testimonianza di un periodo cruciale della storia della Colombia, che si avvia alla fine del più lungo conflitto armato ancora in corso nel mondo. La filosofia e la visione politica di Antanas Mockus giocano un ruolo importante in questo sviluppo, che ho potuto seguire e raccontare da una posizione privilegiata.