Internazionale a Ferrara, il festival di giornalismo organizzato dalla rivista Internazionale, diretta da Giovanni De Mauro, e dal Comune di Ferrara, si è chiuso domenica scorsa con il record di 76 mila presenze.
L’undicesima edizione si è aperta venerdì con la consegna a Can Dündar del premio per il giornalismo d’inchiesta dedicato alla memoria di Anna Politkovskaja. Il reporter turco, esule in Germania, ha ritirato il riconoscimento anche a nome degli oltre 150 giornalisti incarcerati solo nell’ultimo anno in Turchia. Dündar, candidato al Nobel per la pace e su cui pende un mandato di cattura internazionale, ha infatti dedicato il premio ai “giornalisti scomparsi che hanno pagato il prezzo più alto in nome della libertà di espressione” e nel suo discorso sulla libertà di stampa ha promesso “di rimanere fedele alla strada aperta da Anna Politkovskaja e alla memoria dei giornalisti scomparsi, di non scendere mai a compromessi e di difendere fino alla fine l’onore della penna, della notizia e della scrittura”. Con la consapevolezza che “la nostra determinazione troverà una via per sormontare qualunque ostacolo, perché come la paura, anche il coraggio è contagioso”.
Al festival, poi, la presenza eccezionale di Angela Davis, icona del movimento per i diritti civili. La filosofa, femminista e militante antirazzista, ha ricevuto un’ovazione dal pubblico del Teatro Comunale. “L’individualismo distrugge l’individualità, mentre la collettività la alimenta. È questo lo spirito che dobbiamo proteggere e nutrire, un sentimento che attraversa confini, oceani, tempo – ha dichiarato Davis– e credo che tutte le lotte, femministe, antirazziste, di solidarietà debbano contribuire a coltivare il senso collettivo che ci unisce”.
“Speriamo di essere riusciti a dare nuove prospettive sul mondo e a raccontare non solo i problemi ma anche le possibili vie di uscita - ha dettoChiara Nielsen, che con Luisa Cifolilli dirige il festival - tutti gli ospiti da punti di vista diversi hanno parlato di un mondo in movimento, hanno offerto un altro sguardo sulle migrazioni, confermando che estendere l’orizzonte per scoprire e conoscere le storie individuali dell’umanità che si sposta è l’unico modo per poter affrontare problemi globali complessi”.
Filo conduttore di questa edizione è stata infatti la prospettiva, intesa come lungimiranza e opportunità, risposta ai moti xenofobi, ai populismi e ai nuovi protezionismi, che si stanno affermando come sintomi di un affanno della politica a fare fronte ai grandi mutamenti sociali. Per tendere verso un’informazione corretta; per leggere gli eventi in corso senza paura, immaginando soluzioni rispettose dei diritti umani; per individuare modelli economici più inclusivi, serve la giusta distanza.
“L’informazione rigorosa è una constant struggle, una lotta costante, tanto più necessaria oggi per costruire un’opinione pubblica consapevole e per il buon funzionamento della democrazia”, ha aggiunto Nielsen, confermando il rapporto tra il festival e la città, “Ferrara si è dimostrata ancora una volta il luogo perfetto per ospitare questo evento, non solo per l’accoglienza, ma anche per i rapporti consolidati e affettuosi con tantissime realtà locali”
Dal 29 settembre al 1 ottobre a Ferrara si sono alternati oltre270 ospiti provenienti da 40 paesi e da 4 continenti per 250 ore di programmazione e 130 incontri. Internazionale ha trasformato la città estense nella redazione più bella del mondo. Più di 100 studenti, 90 responsabili di spazio e oltre 15 persone addette alla produzione per tre giorni hanno lavorato senza sosta per accogliere un afflusso di pubblico record. Anche quest’anno sale gremite e lunghe code.
Tra gli appuntamenti che hanno riscosso più successo, e che hanno maggiormente coinvolto il pubblico, quello sul cambiamento climatico con l’antropologo indiano Amitav Ghosh, i dibattiti con Yanis Varoufakis e Romano Prodi. E poi il dialogo seguitissimo dal pubblico più giovane tra il graphic novelist canadese Guy Delisle, autore di Fuggire, sulla lunga prigionia in Cecenia di un collaboratore di Msf, e l’autore di fumetti italiano Zerocalcare. Così come l’incontro con Shane Bauer, reporter statunitense che sotto copertura si è infiltrato nei movimenti paramilitari di estrema destra americani, e quello con le giornaliste Mona Chalabi e Mae Ryan, che per il Guardian hanno realizzato “Lettere dalla vagina”, una serie di documentari dedicati all’esplorazione della sessualità femminile sotto diversi punti di vista e ora candidata agli Emmy Awards.
E poi le grandi rassegne: dai documentari di Mondovisioni, organizzata da CineAgenzia, agli audiodocumentari di Mondoascolti selezionati da Jonathan Zenti. Di nuovo a Ferrara anche il World Press Photo, il più importante premio fotogiornalistico del mondo, con una mostra ospitata dal Padiglione di Arte Contemporanea di Palazzo Massari.
È proseguito l’impegno di Internazionale e della città di Ferrara per aprire il festival a quante più persone possibili. Molti gli incontri saranno tradotti nella lingua dei segni italiana (lis). Internazionale a Ferrara è un festival accessibile a tutti, senza barriere architettoniche.
Internazionale a Ferrara è promosso da Internazionale, Comune di Ferrara, Regione Emilia Romagna, Università degli studi di Ferrara, Città Teatro, Ferrara Terra e Acqua, Comune di Portomaggiore, Arci Ferrara, Assessorato alla cultura nell’ambito del Progetto Polimero promosso da Arci Emilia-Romagna, Associazione IF e Anci. Il Festival è reso possibile dalla collaborazione di Medici Senza Frontiere, charitypartner, e della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, grazie a Unipol Gruppo, Fondazione Unipolis, Assicoop, UnipolSai, con il sostegno di Bonifiche Ferraresi, Montura, Alce Nero, Camera di Commercio di Ferrara, Cir Food, Global Progressive Forum, Poste Italiane, Banca Etica, Sky, Arci Nazionale, Università LUISS Guido Carli, Coop Alleanza 3.0, Cidas, Cooperativa Camelot, Sammontana, Astoria, Acer, Terna, Doc Servizi, CGIL, CNA. Con la main mediapartership di Rai e la media partnership di Radio 3, Radio 2, RaiNews24, RaiCultura, RadioRadicale, @stoleggendo, VoxEurop, Housatonic.