Dove: Università degli studi di Ferrara
Quando: 5, 6 e 7 ottobre 2018, dalle 10 alle 13
Lingua: inglese
Partecipanti: 30 studenti
Costo: 155 euro
Quando bisogna scegliere le parole per raccontare un fatto, è più importante che siano belle o che siano vere? Un bravo scrittore, anche con l’aiuto di un bravo fact checker, deve essere in grado di curare entrambi gli aspetti, assicurandosi che i confini tra realtà e finzione siano chiari. E nel giornalismo la sicurezza della veridicità di quello che si dice è essenziale. Per questo il lavoro che Nicolas Niarchos svolge al New Yorker è importantissimo. Verificare i fatti che si vogliono raccontare è una fatica, un impegno meritevole e un dovere.
Questo corso fa per te se scrivi, rivedi testi scritti da altri, fai radio o video, oppure crei contenuti di altro genere che siano in qualche modo basati su fatti. Se vuoi acquisire strumenti utili per leggere in modo critico le notizie e verificare che le dichiarazioni pubbliche abbiano un legame con la realtà.
Obiettivi
Cominciare a ragionare come un fact checker, per verificare i fatti con cui si lavora o su cui si nutrono dei dubbi; conoscere banche dati e altri strumenti utili; approfondire il modo in cui sono realizzati i siti internet, i social media e gli altri mezzi di comunicazione e quali pregiudizi possono generare.
Programma indicativo
Attraverso la lettura di testi e alcune attività pratiche, i partecipanti apprenderanno le basi del fact checking. Potranno analizzare sia testi scritti da loro sia articoli d’attualità, anche verificando le informazioni online. E potranno sfruttare il lavoro svolto durante il corso per un progetto che stanno portando avanti.
Materiale da portare
Il computer, uno o più articoli che vorresti verificare (o a cui stai lavorando) e una copia del libro The fact-checker’s bible di Sarah Harrison Smith (disponibile su Amazon, Ibs o laFeltrinelli).